Storia sentimentale dell'astronomia
Nella fovea, la zona della retina a più alta risoluzione, mancano i coni blu perché questa luce non viene ben focalizzata (il cristallino non è
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deve rinunciare a un invito di lei a Prato: “non solo per le molte indisposizioni che mi tengono oppresso in questa mia gravissima età, ma perché
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Molti libri di Galileo sono interessanti perché hanno a margine le sue postille, talvolta così ampie da acquisire valore di testi autonomi. È il caso
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troppo eloquenti perché sia possibile disfarsene puramente e semplicemente”, scrive. Poi però precisa che, stando ai documenti, la scoperta della
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vinta, anche perché riuscì a portare dalla sua parte l’autorevole padre Ricciòli.
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massa in energia. La misura di Roemer fu rivoluzionaria anche dal punto di vista filosofico perché liberò il campo dall’antica convinzione metafisica
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volentieri un viaggio così lungo con il rivale olandese. Si sopportavano a stento, e meno ancora si capivano, perché Huygens storpiava il francese e
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sia per motivi di salute sia perché la posizione dell’oggetto non permetteva più misure precise.
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, dopo tanto tempo, rifiuta ancora il metro e la sua famiglia di misure. Con il risultato che qualche anno fa un aereo rischiò di precipitare perché il
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si fa inviare dal direttore, l’astronomo reale George Biddell Airy) e altre anteriori alla scoperta del pianeta, perché frugando nei registri degli
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vita, e a chi gli domandava perché dunque non si uccidesse rispondeva: “appunto perché non c’è differenza”. Avrebbe misurato l’altezza della piramide di
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di apprezzamento il ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Lanza gli fece avere una borsa di studio perché potesse andare a perfezionarsi in
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’invisibile, e con essa l’astrofisica moderna. L’aggettivo moderna è necessario, perché esisteva già un’astrofisica “classica”: la legge di gravitazione di
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moderna. Nonostante i lavori di Hershel, Ritter e Melloni, la luce visibile rimase protagonista per decenni, e non soltanto perché grandi telescopi
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altissima quota avrebbero avuto un futuro. Pensò quindi a una stazione astronomica sulla cima del monte Bianco, a quota 4807: perché sapeva per
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“schiacciamosche” perché in esso una lastra negativa e una positiva venivano sovrapposte: se una stella tra le tante aveva cambiato luminosità
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Nube. Bisogna però attendere altri anni perché Henrietta si decida a pubblicare qualcosa. Finalmente nel 1908 mette insieme 21 pagine, incluse 2 foto e
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. Riconoscimento meritato, perché nella sua tesi di laurea Russell aveva analizzato le perturbazioni esercitate da Marte sull’orbita dell’asteroide Eros.
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”, chiamata così perché è una zona di stabilità che comprende la maggior parte delle stelle. Il Sole si trova a metà di questa linea: è un campione di
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. Qui, ad un congresso, incontra Sergei Gaposchkin, scampato alle “purghe” di Stalin. Era venuto lì anche per conoscerla, perché era una delle
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conosciamo meglio perché l’unico suo libro superstite, Sulle dimensioni e distanze del Sole e della Luna, riguarda proprio questa impresa.
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”. Precisazione interessante, perché previene l’obiezione che se la Terra si muovesse intorno al Sole le stelle dovrebbero mostrare una oscillazione annua
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Oggi, chi in auto ha un navigatore satellitare GPS, probabilmente non sa che funziona perché i dati vengono corretti secondo la relatività, sia
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. Inoltre anche l’idea delle stelle infinite e disposte in modo regolare non piaceva a Newton per due motivi: uno teologico, perché così l’universo
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Astrofisico eretico ma geniale, dovremmo ricordare Hoyle perché scoprì nel cuore delle stelle la fucina termonucleare che produce gli elementi
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sapore quasi alchemico fu chiamato Processo S, dall’inglese "slow", lento. Il processo, infatti, è lento. Perché in natura i neutroni sono rari (ce n
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tecnezio non esiste in natura perché è instabile e si converte rapidamente in altri elementi. Emilio Segré aveva scoperto il tecnezio negli Anni 30
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ma la loro vecchia amicizia ormai era incrinata. Si dice che il riconoscimento fu negato a Hoyle perché nel 1974 aveva duramente criticato il Nobel
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Arrivato a Londra, Chandra divenne allievo proprio di Eddington e di Fowler. Sappiamo già che Eddington era famoso perché nel 1919 osservando una
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misteriosa ogni sera anticipava il passaggio di 3 minuti e 56 secondi: doveva per forza essere in cielo perché si ripresentava sopra il radiotelescopio ad
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La stella morta ruota velocissima su stessa perché conserva la “quantità di moto” che aveva prima del collasso. Gli impulsi sono emessi dalla stella
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accettata dalla maggioranza dei cosmologi anche perché essa giustifica la teoria dell’inflazione nei primi istanti dell’universo.
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precisamente a questa esigenza: cosa che non sorprende perché, con il senno di poi, possiamo renderci conto che l’equante di Tolomeo è affine al fuoco vuoto
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perché lì avrebbe incontrato una ragazza che gli stava a cuore. Come dargli torto?
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È un silenzio che suscita molte domande, alcune più da filosofi che da scienziati. Siamo disperatamente soli? E se c’è qualcuno, perché tace? O forse
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Intanto scienziati e filosofi ragionano sul silenzio cosmico. Può darsi che una civiltà altamente tecnologica abbia vita breve perché si
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Perché Ipazia fa ancora paura? Perché fu donna e intellettuale, libera pensatrice, di religione pagana, intelligente, colta e anche bella. Ma
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premesse perché si possa apprezzare in tutta la sua bellezza la cantica del Paradiso, la più misconosciuta, proprio perché, come osservò Umberto Eco, l
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problemi. Per esempio, le stelle dovevano essere molto più lontane di quanto all’epoca si immaginasse, perché in esse non si notava alcuna parallasse
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ordine religioso-militare simile a quello dei Templari, e soprattutto lavorò a una riforma monetaria per la Zecca polacca, entrata in crisi perché le
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, perché quel giorno non esiste”.
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Mettere d’accordo calendario, stagioni e festività era sempre stato un problema perché l’anno non contiene un numero intero di giorni e tanto meno un
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un’osteria, genere a lui congeniale perché gli piaceva alzare il gomito, ma non ebbe fortuna. Tra una battaglia e l’altra tornava a casa per qualche
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Internazionale dell’Astronomia perché esattamente quattro secoli prima Galileo aveva puntato per la prima volta al cielo un cannocchiale. Nulla da eccepire
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matrimoniale, aveva risposto: “Non troverai moglie tra gli astri perché è la Terra che partorisce questo tipo di animale”. Coerente con la sua brutale
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miracolo: avvicinare le cose lontane, battendo sul tempo il concorrente che stava prendendo contatto con il Doge. Anche un po’ disonestamente, perché
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accorciato la distanza perché la retina, inviando al cervello segnali elettrici, somiglia più ai Ccd che alla pellicola fotosensibile.
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L’osservazione di Saturno avviene nel mese di luglio. Venere non aveva ancora attratto l’attenzione di Galileo perché si trovava troppo vicina al
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di novembre si era accorto che il pianeta stava assumendo una forma convessa e l’11 dicembre spedisce all’ambasciatore di Praga perché lo faccia avere
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Sole al centro, le cose migliorano. Ma non quadrano ancora, perché Galileo non teneva in considerazione che anche la Terra si muove intorno al Sole
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